lunedì 5 dicembre 2016

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Stefano Perego: "Me ne torno a casa, a Pra..."
 
"Avevo iniziato con entusiasmo ad Arenzano, ma non ho condiviso alcune scelte della società. Sono sicuro che i miei ex compagni raggiungeranno i playoff, e faccio un enorme in bocca al lupo a mister Cazzola"
 
Stefano Perego ieri ha giocato la sua ultima partita con la maglia dell'Arenzano (prendendo tre punti in campo e tre punti... in testa, come testimoniano le immagini). Da oggi è di nuovo un giocatore della Praese.
 
Ecco le sue sensazioni, emozioni e motivazioni.
"Si è vero: TORNO A CASA, torno a Prà. Avevo iniziato l’anno con molte speranze, ambizioni ed entusiasmo ad Arenzano. 
Purtroppo dopo le dimissioni di Mario Ponti (uomo magari per molti antipatico ed indigesto, ma persona vera e schietta fino in fondo) la società ha fatto alcune scelte che personalmente non ho condiviso, e le mie motivazioni sono venute meno: per come sono fatto io, se non riesco a dare il 100% preferisco alzare la mano e farmi da parte. 
Son sicuro che i miei ex compagni dell’Arenzano raggiungeranno almeno i playoff, le ultime due vittorie sicuramente daranno grande morale, e faccio un enorme in bocca al lupo a loro e a Mr. Cazzola, che ha capito la mia situazione ed è stato bravissimo con me (cosi come ringrazio Matteo Rossi, con il quale ho avuto un buon rapporto e che non ha ostacolato il mio trasferimento). 
Sono stato vicinissimo ad una squadra di prima categoria del sabato, dove ho tanti amici e alla quale auguro di vincere il campionato, ma purtroppo per motivi personali mi viene molto scomodo giocare al sabato pomeriggio e ho dovuto rifiutare. 
Quando poi però si è presentata la concreta possibilità di tornare a Prà non ho potuto dire di no: i ragazzi con mille chiamate e messaggi hanno dimostrato un affetto per me impagabile e posso dire di essere entusiasta di essere nuovamente qui, questa volta (spero!) per restare a lungo. 
Dopo la miracolosa salvezza dell’anno scorso, quest’anno stanno costruendo qualcosa di importante e spero di poter dare il mio contributo dentro e fuori dal campo: questa squadra e questi ragazzi mi erano rimasti nel cuore. Non vedo l’ora di ricominciare!
 
P.s.: Ci tenevo a ringraziare Mr. Balbi: non avevo mai lavorato con lui, ma in pochi mesi ho conosciuto un allenatore splendido e una persona fantastica. Son sicuro che se avesse avuto più tempo a disposizione, ci saremmo tolti molte soddisfazioni… ma nel calcio purtroppo pagano sempre gli allenatori, anche quando la colpa non è loro".
 




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