mercoledì 22 maggio 2013

IL PAGELLONE !!

Diamo i numeri, anzi esprimiamo dei giudizi.
Senza prenderci troppo sul serio, proviamo a valutare il rendimento dei singoli, premettendo che tutti, complessivamente, sono andati ampiamente sopra la sufficienza. Prendiamo in considerazione, senza nulla togliere agli altri, solo la leva dei ’96, e tra questi chi ha giocato almeno un certo numero di gare e poi, già che ci siamo, giochiamo un po’. La valutazione finale è accostata ad un giocatore scelto tra tutti i partecipanti alla fase finale del campionato del mondo (Italia esclusa) del 1998, che è quello che più si avvicina alla data di nascita dei ragazzi, vediamo così in quanti si riconoscono e quanti riconoscono il loro alter ego famoso.
Dunque iniziamo:

Lepri Gianluca, gioca una stagione tutto sommato buona, alterna prestazioni maiuscole ad altre condite da qualche errore. Qualche scatto nervoso di troppo ne condiziona la votazione finale comunque più che buona. E' protagonista nello spareggio chiudendo la porta nella lotteria dei calci di rigore. Nel finale di stagione arriva anche la gratifica con la chiamata e l'esordio nella prima squadra. (Peter Schmeichel)

Costa Mattia, come il suo pari ruolo gioca una stagione buona e quando chiamato risponde “presente”, anche lui regala buone prestazioni ad altre leggermente sottotono ma comunque ben ampiamente sopra la sufficienza. (Edwin Van der Sar)

Cavallino Andrea, il lungagnone della difesa, dovrebbe comandare la difesa, a volte lo fa con autorità e precisione, altre volte pecca di concentrazione che lo portano a commettere piccoli errori, tendenzialmente da uno come lui ci si aspetta la differenza ed in qualche gara effettivamente la fa. In generale un campionato giocato a buoni livelli, di sicuro si può solo migliorare. (Laurent Blanc)

De Gennaro Fabio, gioca tutta la prima fase prendendo per mano la linea difensiva, nella seconda fase un infortunio lo tiene lontano per quasi tutta la stagione, lo rivedremo nella prossima ma per quello che si è visto più che sufficiente (Frank de Boer)

Diliberto Kevin, inizia a giocare solo nella seconda parte della stagione, ma il suo appoggio sulla fascia si fa sentire e si presenta firmando una doppietta, miglior inizio non si poteva chiedere. Meglio quando schierato dietro che non davanti, a volte il troppo “amore” con la palla lo porta ad esagerare, sufficienza più che ampiamente superata (Gary Neville)

Gambino Manuel, sia che si trovi sulla fascia destra che in posizione centrale, gioca con semplicità e senza strafare. Schierato sia dall’inizio o a gara in corso, si fa trovare sempre pronto. Un’annata ampiamente sufficiente (Thomas Helveg)

Martino Jacopo, assolve i suoi compiti nel migliore dei modi, gioca senza paura e senza mai farsi schiacciare dalla pressione della gara, come per gli altri a volte pecca in ingenuità ma il tempo per crescere e migliorare non manca. Buona stagione (Nestor Sensini)

Miglino Claudio, quando schierato svolge nel migliore dei modi le sue mansioni, quando può cerca la sgroppata sulla fascia, ben supportato dalla sua velocità. Anche lui alterne buone prestazioni ad altre sottotono, qualche sbavatura a cui sopperisce con l’agonismo. Un campionato più che sufficiente. (Roberto Ayala)

Narducci Matteo, copre tutti i ruoli difensivi, fascia destra, fascia sinistra, centrale, in ogni posto dove c’è bisogno si fa sempre trovare pronto. Anche lui salta diverse gare per problemi fisici ma quando presente svolge nel migliore dei modi i suoi compiti, qualche volta sottotono ma in generale ampiamente sufficiente (Fernando Hierro)

Satariano Riccardo, sicuramente una delle note più positive della squadra, riscoperto come esterno basso di difesa, sulla sua fascia per gli avversari son dolori, non manca inoltre di aiutare il centrocampo con le sue incursioni anche se a volte, si deve limitare. Suo il rigore finale che regala la vittoria nello spareggio. Più che buono il giudizio, viene anche gratificato dalla chiamata in prima squadra. (Jurgen Kohler)

Femia Marco, sulla corsia di destra alla fine di ogni partita restano i segni delle sue sgroppate, ara la fascia dal primo all’ultimo minuto senza un attimo di tregua e questo lo porta a mancare, quando gli capita l’occasione di precisione sotto porta. Dalle sue parti nascono sempre le azioni più pericolose delle gare, è una sicurezza sia in fase offensiva che in quella difensiva. Più che buono. (Edgar Davids)

Graffione Luca, il capitano, altro perno del centrocampo gialloverde. Il suo lavoro per lo più delle volte è un lavoro oscuro ma altrettanto essenziale per la manovra del gioco. Con Fabian si completa a vicenda esprimendo così il meglio delle sue potenzialità. Una buona annata condita anche da un buon numero di reti segnate (nove). Più che buono. (Diego Simeone)

Lopez Fabian, il capocannoniere della squadra con dodici reti ma anche fulcro del centrocampo, buona parte dei palloni passano sui suoi piedi e buona parte di quelli avversari incocciano sulle sue interdizioni. Lui svetta per i minuti giocati, sempre presente nell’undici iniziale (salvo squalifiche od infortuni) è essenziale nel cucire la linea difensiva con quella avanzata. Un grosso miglioramento tattico che lo porta a giocare un ottimo campionato (Juan Sebastian Veron)

Trivino Kevin, la fantasia al servizio della squadra, regala giocate importanti ed è collante tra il reparto centrale e quello avanzato. E’ quello dell’ultimo passaggio, gioca senza continuità a causa infortuni ed acciacchi ma quando manca la manovra ne risente, ampiamente sufficiente (Zvonimir Boban)

Castro George, è l’altro capocannoniere della squadra, segna nell’arco dell’anno dodici reti alcune di pregevole fattura, altre da perfetto opportunista. Giocatore dotato tecnicamente, si perde a volte con un tocco di troppo. Basterebbe un po’ più di semplicità ed alcune sue giocate risulterebbero più efficaci e determinanti. Comunque un buon campionato (Faustino Asprilla)

Granata Francesco, un campionato leggermente in ombra dal punto di vista realizzativo, ma importante nell’economia della squadra. Abile come pochi ad addomesticare la palla e permettere alla squadra di salire, ma anche capace di giocate significative e spettacolari. Più che buono. (Thierry Henry)

Viscardi Danilo, quando entra non fa mai rimpiangere il sostituto. Gioca con impegno e caparbietà e dove non eccelle tecnicamente sopperisce con la volontà e la carica agonistica. Suo il gol che regala lo spareggio e fa esplodere il Ferrando. Ampiamente sufficiente (Alan Shearer)

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