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Ci sono dei personaggi che sono possibili sono in america, quella latina Argentina, uno per tutti è Roman Stefanzl che gioca e picchia per la Praese la squadra del pesto, non è un calciatore abituale perchè? il suo stile di giocare fa una certa impressione come la sua scalata dalla 3 categoria il punto più basso toccato, fino alla cavalcata trionfale con il Molassana fino all'Eccellenza con la maglia "sempre verde" della Sestrese. Dimenticavo la parte di pelle che non si è tatuato ancora è un decimo del suo corpo, e per rimanere in tema tatuaggio e mondo controverso, la sua storia sportiva può essere definita come la storia della carpa che risale il fiume per trasformarsi infine in Drago (ispirazione? la moglie nemmeno a dirlo tatuatrice, ma questa è un'altra storia).
Il guerriero italo-argentino come piace chiamarlo dai suoi compagni, è un mix di guerra e pace sul terreno di gioco genovese; e quando un soprannome così te lo conquisti con l'anima del leader prima nella testa che nei piedi ha dell'incredibile anzi è straordinario "El grinta". Come i suoi gol importanti... Si perché nonostante la quantità e la forza fisica messa da sempre con le sue fasce muscolari, ne ha fatti parecchi di gol con le diverse maglie durante questi anni difficili dal tocco di fino all'inserimento dalle retrovie (stagionali 5 all'attivo). Ieri si è giocata la battaglia in trincea contro il Bragno su un campo all'inglese, in stile british fatto d'erba vera e fango, posto ideale per esprimersi al meglio per Stefanzl che senza paura di niente corre, salta e soffre come tutti quegli altri, togliendo la sconfitta ahimè.
Roman: "E' stata una partita maschia sotto tutti i punti di vista, usciamo delusi ma non sconfitti perché non meritavamo di perdere. Da questo 2-1 ripartiremo più forte di prima sicuramente, come un insegnamento di vita e sportivo, insomma ci deve aiutare a guardare avanti verso il play-off e non perdere il treno"
Matteo CANNELLA
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